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Vennari Santu – di Giacomo Guglielmelli

VENNARU SANTU
di Giacomo Guglielemelli E’ arrivatu ‘u ‘mburrazzune,
chiova forte e tira vientu!
Signu cumu ‘nu muzzune,
assai triste mo’ mi sientu!

Ca ssu juarnu mora Cristu
supra ‘a cruce crucifissu:
chini ‘un crida null’ha vistu
quantu funnu è chir’abissu

addui l’uaminu è cadutu
ppe superbia ed arroganza
e ‘nu Figliu c’è vulutu
ppe ‘un fa mora la speranza

ca si po’ cangiare vita,
ca si po’ turnare umani,
ripigliari la salita
ppe guardari allu  dumani.

Caru Signure – di Antonio Marino

CARU SIGNURE                                 

di Antonio Marino

Caru Signure nuostru Gesù Cristu,         

ti scrivu quattru righe, fazzu priestu.     

Pirdunami, nun ti vuogliu ‘nterrogare             

e mancu cumpidenza mi pigliari.           

Però na cosa ti l’haiu d’addimmannare:          

sì sicuru ca n’è valuta a pena                

pi ni lavari tutti i piccati?                       

A unu a unu n’ha’ circatu.                     

E nua, invece ‘i ti ringraziari,                         

t’amu traditu,                                      

pi quattru sordi t’amu vinnutu,                      

dintr’a notti t’amu rinnegatu,        

e ra cruci sulu ti l’ha ragata.                 

T’amu offesu, puru sputatu,                          

e quanti t’hannu jiestimatu.                  

Ogni vota ca tu sì cadutu                                       

nessunu a t’aiutari s’è vasciatu.             

A corpi ‘i frusta azari t’ha duvutu                   

vistutu sulu di lu sangu tua.                          

Senza nu gridu, senza nu lamientu,               

aru calvariu ti nni sì sagliutu                          

e supra na cruci t’avimu ‘nchiuvatu.               

Di spine na curuna t’amu misu,                      

na lancia d’intra ‘i custati t’amu ficcatu.          

Na picca d’acqua n’ha circatu                

E nua acitu e fele t’amu datu.                        

Signure, nun t’avimu meritatu.              

Mi vena ‘i chiangia, signu pintutu,         

simu sulamente gente ingrata.              

Però, iu a domanda t ’ a ripietu:            

tu sì sicuru ca n’è valuta ‘a pena?          

Nun mi rispunni?  A vucca teni chiusa.   

E’ veru, tu ccu mia nun pù parrare,                

però nu signu mi lu pù mannari,            

accussi sacciu cc’haju di scuntare,                 

e chi cruci m’haju d’abbrazzare.                    

Iu mi ci cuonzu e stajiu ad aspittare               

quannu decidi di m’arricittare.

‘ A frissurata ‘i pisci – di Attilio Romano

‘A FRISSURATA ‘I PISCI

di Attilio Romano

(L’autore, paolano di nascita, di vita e di sentimenti, poeta, storico e letterato, socio fondatore dei “Tridici canali”, ha recentemente lasciato questo mondo).

Alla curte di Napuli Franciscu

nun stava mai tranquillu e cunsulatu: 

pinzava a tanti genti c’allu friscu

li tinìa lu Re lu sciaguratu.


‘Nta chiddi cafarùni d’u Castieddu

stàvanu, ‘nfatti, certi prigionieri

c’a libbertà vulianu cum’acieddu

e nun vulianu fa li ‘ntrallazzieri.


Cantàvanu, pinàvanu cuntienti,

 ppi diri a tutt’a curti e a chiddu Re

ca di li povarieddi éranu i stienti

e ch’a filicità allu munnu ‘un c’è,


si la ricchizza è ffatta cc’u suprùsu

e llu putìri è fattu cu llu ‘nngannu,

ch’u populu, ch’è ssempre spiranzùsu,

fatìga e lotta pù li fa cc’’u sangu.


E quannu pù na sira ppi’ la cena

‘na frissuràta ‘i pisci hannu purtàta

a San’Mpranciscu chi prigava ‘n pena

dinta ‘na cammirèdda lluminàta,


lu Viecchju chi sapia tutti li fatti 

ha ddittu a chiddi servi sciaguràti

<<Cum’ iju abbivìsciu i pisci ‘nt’i  piatti,

libiràssa llu Re li carcirati! …>>.


Durante la permanenza di Francesco a Napoli, il Re aveva invitato più volte l’ospite alla sua tavola, a pranzo e a cena, ma il Frate non accettò mai.    Il Sovrano, allora, un giorno in cui erano stati preparati degli ottimi pesci fritti per lui, pensò di mandarne un vassoio al povero Calabrese che stava sempre in camera a pregare. Ne ebbe una risposta sorprendente. (Da “ ‘U SANTU NUOSTO” di Attilio Romano) 

Anni cinquanta

ANNI CINQUANTA

di Eugenio Maria Gallo 
Anni Cinquanta, cumpagnelli mii
De vita, de speranza e patimenti,
Mi li ricordu i prupunimenti
Fatti de fede e de pensieri pii.
Me ricurdati ‘i sonni d’u futuru
Ch’ormai è già passatu de sicuru.

Anni Cinquanta, anni de famiglia,
Quant’armunia dintra chilla casa,
‘U sule arrivava a ugne rasa,
‘A vita me paria ‘na meraviglia.
Vue siti ‘u ricordu cchju’ graditu
D’un tempu miu cchju’ bellu ch’è sparitu.

Indice aprile 2025

ANNI CINQUANTA di Eugenio Maria Gallo

‘A FRISSURAT’I PISCI di Attilio Romano

CARU SEGNURE di Antonio Marino

VENNARU SANTU di Giacomo Guglielmelli

ROSA GIALLA, ROSA JANCA di Franco Calomino

TERAPIA CCU LU PINNIELLU di Tonino Martire

RINASCITA  di Pietro Russo

Era solo un sogno  di Tonino De Marco

E DOVE…  di Eugenio Maria Gallo

ACQUETATE   di Pina Oliveti

LITANIA POLOPLARE di anonimo

SIMU TANTI  di Giacomo Guglielmelli

CUMU CIRASE di Pina Oliveti

DUMINICA DI PASQUA di Giacomo Guglielmelli

PASQUA di Eugenio Maria Gallo

Maternità reclusa

In data 06/05/2025 ore17:30 presso l’Hotel Europa, si terrà il convegno su “Maternità Reclusa,Prospettive di Riforma del sistema Penitenziario”.
L’evento si inserisce nell’ambito del Tema Nazionale 2024/2025 “Maternità, Natalità e Speranza nel futuro della civiltà, dell’amore e della pace.
Interverranno nei saluti istituzionali:
– La Presidente del “Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia” di Cosenza, Dr.ssa Maria Pia Galasso;
– ⁠Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Avv. Claudio De Luca;
– ⁠La Referente Legalità del “Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia” Cosenza, l’Avv. Esterdonatella Longo.
Tra i relatori:
La Prof. Avv. Francesca Iole Garofoli, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”;
Il Prof. Camillo Irace, già Presidente Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere.
Le conclusioni saranno affidate all’Assistente Ecclesiastico del “Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia”, di CosenzaDon Salvatore Fuscaldo.
Coordinerà i lavori l’Avv. Anna Spada, penalista del Foro di Cosenza.e socia del convengo.
Il programma prevede tra i suoi obiettivi l’opportunità di approfondire il tema del carcere e della donna, quale realtà che viene tenuta lontana dalle priorità sociali e dagli interessi della società civile. I numeri delle donne detenute sono residuali rispetto ai numeri della popolazione detenuta maschile, ma la condizione detentiva femminile comporta delle specificità legate al suo microcosmo e alle ricadute del carcere sui molteplici ruoli della donna come moglie, compagna e madre.
L’evento con un approccio multidisciplinare impegnerà giuristi e medici, in un confronto dialettico sulla relazione fra donna e carcere entrando in diretto contatto con l’umanità e la sofferenza che coabitano nel mondo degli Istituti Penitenziari. 

Premio Impresa

Oggi pomeriggio mercoledì 9/4/25 alle 17.30 Vi aspettiamo alla 3ª Edizione del Premio Impresa. Quest’anno il “Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia di Cosenza” conferirà il riconoscimento a Ivano Trombino, proprietario del “Vecchio Magazzino Doganale” e produttore del pluripremiato Amaro Jefferson; l’imprenditore calabrese è stato individuato dalla prestigiosissima rivista Forbes fra le 100 eccellenze del 2025!!!
#ivanotrombino
#VecchioMagazzinoDoganale 

Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia

CONVEGNO DI CULTURA “MARIA CRISTINA DI SAVOIA“ DI COSENZA

Il Convegno di Cultura “Maria Cristina di Savoia“ di Cosenza è un’associazione culturale-religiosa di matrice cattolica ispirata alla vita e agli insegnamenti della Regina delle Due Sicilie, Maria Cristina di Savoia, (1812- 1836). Nell’ anno 1937 nasce a Roma il Convegno di Cultura “Maria Cristina di Savoia“ come Movimento dell’Opera dipendente all’inizio dall’Unione Donna Azione Cattolica a seguito della dichiarazione di Venerabilità di Maria Cristina, pronunciata dal Sommo Pontefice Pio XI. I Convegni Letterari che promuovevano la formazione religiosa, culturale e sociale della persona si diffusero rapidamente e già, nel 1940, si contavano una trentina di Convegni nelle principali città italiane, tra cui Cosenza. Nel 1972 i Convegni divennero Associazione Indipendente dall’ Azione Cattolica, ma negli anni successivi l’Associazione Indipendente acquistò credibilità presso i Vescovi, lavorando con seria adesione alle direttive della Chiesa. Dal 2016 i Convegni, nati come associazione tradizionalmente femminile, con l’approvazione dell’Assistente Ecclesiastico Nazionale, sono stati aperti alle iscrizioni degli uomini (c.d. “simpatizzanti“), che possono operare e collaborare pur non potendo partecipare al voto nelle elezioni delle cariche sociali. Da Maggio 2023 i Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia sono tornati ad essere membri dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Cattoliche Femminili (UMOCF). Per conoscere l’essenza della nostra associazione, non si può prescindere dalla storia personale di Maria Cristina, meglio nota come “ ‘A Reginella Santa“, il cui interesse primario è stato non tanto la beneficienza – per la quale si avvaleva della collaborazione di vescovi e parroci per agire con equità e
evitare ingiustizie- ma quello di creare uomini e donne capaci di lavorare e di organizzare in proprio la loro vita e quella delle loro famiglie. Proprio per questo rilanciò le seterie di San Leucio creando 300 posti di lavoro solo nella manifattura. Non solo doti imprenditoriali quindi, ma seguiva attivamente la vita politica del Regno intervenendo con tatto e discrezione per migliorare o cambiare leggi che non favorivano il benessere della popolazione, tra cui l’esonero dal servizio militare dei corallari, in quanto la loro mancanza avrebbe impoverito molte famiglie che vivevano di questa antica attività artigianale. La sua vita si concluse a causa di una banale setticemia, 15 giorni dopo essere diventata madre il 31 gennaio 1836. Memore dei tanti benefici ricevuti, il popolo del Regno spontaneamente iniziò a invocare la Regina ottenendo per sua intercessione grazie e guarigioni. Dal 1852 Padre Augusto Fontanesi raccolse le testimonianze delle guarigioni che si attribuivano a Maria Cristina e l’Arcivescovo di Napoli diede avvio alla causa di beatificazione. Dal 25 gennaio del 2014 Maria Cristina di Savoia è stata elevata al ruolo di Beata a Napoli con rito solenne nella Basilica di Santa Chiara, dove riposano le sue spoglie mortali. Manca solo un miracolo da ascrivere alla sua intercessione affinché possa finalmente essere proclamata Santa. La figura di Maria Cristina è attualissima per il suo pensiero e per le sue opere, donna profondamente cattolica, credente e praticante, figlia e moglie esemplare. Maria Cristina, è l’esempio eclatante di un femminismo moderno, attuale e costruttivo in cui le donne, mantenendo la propria identità femminile, sono in grado di dialogare in maniera paritaria e non oppositiva con gli uomini in ogni ambito sociale, culturale e lavorativo. Su queste linee di principio continua ad operare il Convegno di Cultura “Maria Cristina di Savoia“ di Cosenza guidato dal 2022 dalla Presidente Dott.ssa Maria Pia Galasso e dall’assistente spirituale Don Salvatore Fuscaldo. Molteplici i Convegni organizzati con il coinvolgimento delle istituzioni territoriali per affrontare tematiche culturali, sociali, economiche e ambientali. Ogni anno vengono trattati inoltre i due temi definiti dal Convegno Nazionale. Nel 2022-2023 i temi nazionali sono stati: – Il futuro é nelle nostre mani. Come vogliamo costruirlo? La via della dottrina sociale della Chiesa – Le biblioteche preziosi contenitori di tesori inestimabili: centri del sapere, simboli di cultura, storia e fede
Nel 2023-2024 i temi nazionali sono stati: – Femminile e Femminismo – Il patrimonio artistico d’Italia: Rappresentazione e Identità Culturale Per l’anno 2024-2025 i temi nazionali che verranno trattati sono: – Maternità, Natalità e speranza nella civiltà dell’amore e della pace – L’arte del ricamo come espressione di fede: la creatività femminile tra tessuti, colore e preghiera Fiore all’occhiello dei Convegni é il Premio Letterario che ha cadenza biennale e valenza nazionale. Inoltre il Convegno di Cosenza ha istituito il Premio Alimena giunto alla XII edizione che vuole esprimere gratitudine alle eccellenze calabresi che si distinguono nella Scienza, nelle Arti, nella Poesia contribuendo con il loro operato al progresso culturale, sociale, economico e scientifico del nostro territorio. Dal 2022 é stato istituito il Premio Impresa Calabria con l’intento di dare il giusto riconoscimento e sostenere le aziende calabresi che si contraddistinguono per il loro impegno nel mantenere vive le tradizioni della propria terra con progetti innovativi e sostenibili. Sede Legale : via G. Verdi n. 174 – 87036 – Rende (CS) Legale Rappresentante : Dott. ssa Maria Pia Galasso Codice Fiscale : 98046560789 Cel : 335/6296414 Mail :