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Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia

CONVEGNO DI CULTURA “MARIA CRISTINA DI SAVOIA“ DI COSENZA

Il Convegno di Cultura “Maria Cristina di Savoia“ di Cosenza è un’associazione culturale-religiosa di matrice cattolica ispirata alla vita e agli insegnamenti della Regina delle Due Sicilie, Maria Cristina di Savoia, (1812- 1836). Nell’ anno 1937 nasce a Roma il Convegno di Cultura “Maria Cristina di Savoia“ come Movimento dell’Opera dipendente all’inizio dall’Unione Donna Azione Cattolica a seguito della dichiarazione di Venerabilità di Maria Cristina, pronunciata dal Sommo Pontefice Pio XI. I Convegni Letterari che promuovevano la formazione religiosa, culturale e sociale della persona si diffusero rapidamente e già, nel 1940, si contavano una trentina di Convegni nelle principali città italiane, tra cui Cosenza. Nel 1972 i Convegni divennero Associazione Indipendente dall’ Azione Cattolica, ma negli anni successivi l’Associazione Indipendente acquistò credibilità presso i Vescovi, lavorando con seria adesione alle direttive della Chiesa. Dal 2016 i Convegni, nati come associazione tradizionalmente femminile, con l’approvazione dell’Assistente Ecclesiastico Nazionale, sono stati aperti alle iscrizioni degli uomini (c.d. “simpatizzanti“), che possono operare e collaborare pur non potendo partecipare al voto nelle elezioni delle cariche sociali. Da Maggio 2023 i Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia sono tornati ad essere membri dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Cattoliche Femminili (UMOCF). Per conoscere l’essenza della nostra associazione, non si può prescindere dalla storia personale di Maria Cristina, meglio nota come “ ‘A Reginella Santa“, il cui interesse primario è stato non tanto la beneficienza – per la quale si avvaleva della collaborazione di vescovi e parroci per agire con equità e
evitare ingiustizie- ma quello di creare uomini e donne capaci di lavorare e di organizzare in proprio la loro vita e quella delle loro famiglie. Proprio per questo rilanciò le seterie di San Leucio creando 300 posti di lavoro solo nella manifattura. Non solo doti imprenditoriali quindi, ma seguiva attivamente la vita politica del Regno intervenendo con tatto e discrezione per migliorare o cambiare leggi che non favorivano il benessere della popolazione, tra cui l’esonero dal servizio militare dei corallari, in quanto la loro mancanza avrebbe impoverito molte famiglie che vivevano di questa antica attività artigianale. La sua vita si concluse a causa di una banale setticemia, 15 giorni dopo essere diventata madre il 31 gennaio 1836. Memore dei tanti benefici ricevuti, il popolo del Regno spontaneamente iniziò a invocare la Regina ottenendo per sua intercessione grazie e guarigioni. Dal 1852 Padre Augusto Fontanesi raccolse le testimonianze delle guarigioni che si attribuivano a Maria Cristina e l’Arcivescovo di Napoli diede avvio alla causa di beatificazione. Dal 25 gennaio del 2014 Maria Cristina di Savoia è stata elevata al ruolo di Beata a Napoli con rito solenne nella Basilica di Santa Chiara, dove riposano le sue spoglie mortali. Manca solo un miracolo da ascrivere alla sua intercessione affinché possa finalmente essere proclamata Santa. La figura di Maria Cristina è attualissima per il suo pensiero e per le sue opere, donna profondamente cattolica, credente e praticante, figlia e moglie esemplare. Maria Cristina, è l’esempio eclatante di un femminismo moderno, attuale e costruttivo in cui le donne, mantenendo la propria identità femminile, sono in grado di dialogare in maniera paritaria e non oppositiva con gli uomini in ogni ambito sociale, culturale e lavorativo. Su queste linee di principio continua ad operare il Convegno di Cultura “Maria Cristina di Savoia“ di Cosenza guidato dal 2022 dalla Presidente Dott.ssa Maria Pia Galasso e dall’assistente spirituale Don Salvatore Fuscaldo. Molteplici i Convegni organizzati con il coinvolgimento delle istituzioni territoriali per affrontare tematiche culturali, sociali, economiche e ambientali. Ogni anno vengono trattati inoltre i due temi definiti dal Convegno Nazionale. Nel 2022-2023 i temi nazionali sono stati: – Il futuro é nelle nostre mani. Come vogliamo costruirlo? La via della dottrina sociale della Chiesa – Le biblioteche preziosi contenitori di tesori inestimabili: centri del sapere, simboli di cultura, storia e fede
Nel 2023-2024 i temi nazionali sono stati: – Femminile e Femminismo – Il patrimonio artistico d’Italia: Rappresentazione e Identità Culturale Per l’anno 2024-2025 i temi nazionali che verranno trattati sono: – Maternità, Natalità e speranza nella civiltà dell’amore e della pace – L’arte del ricamo come espressione di fede: la creatività femminile tra tessuti, colore e preghiera Fiore all’occhiello dei Convegni é il Premio Letterario che ha cadenza biennale e valenza nazionale. Inoltre il Convegno di Cosenza ha istituito il Premio Alimena giunto alla XII edizione che vuole esprimere gratitudine alle eccellenze calabresi che si distinguono nella Scienza, nelle Arti, nella Poesia contribuendo con il loro operato al progresso culturale, sociale, economico e scientifico del nostro territorio. Dal 2022 é stato istituito il Premio Impresa Calabria con l’intento di dare il giusto riconoscimento e sostenere le aziende calabresi che si contraddistinguono per il loro impegno nel mantenere vive le tradizioni della propria terra con progetti innovativi e sostenibili. Sede Legale : via G. Verdi n. 174 – 87036 – Rende (CS) Legale Rappresentante : Dott. ssa Maria Pia Galasso Codice Fiscale : 98046560789 Cel : 335/6296414 Mail :

Convegno della Dante Alighieri

Presso il Duomo di Cosenza, presentazione del libro di don Cesare De Rosis parroco della cocattedrale di Bisignano. L’evento, programmato dal Comitato Dante Alighieri di Cosenza, è stato coordinato  da Francesco Paolo Dodaro. Dopo gli interventi di don Luca Perri, parroco della Cattedrale, e Maria Cristina Parise Martirano, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Cosenza, hanno relazionato Mario Vicino e Lorenzo Coscarella, storici e studiosi di iconografia mariana.

Il libro tratta l’origine ed evoluzione della tipologia della Virgo lactans -la galaktotrophousa nel rito bizantino- in Calabria dal basso Medioevo al Manierismo.

L’ evento è stato volutamente svolto durante la novena in onore della Madonna del Pilerio, protettrice della Città di Cosenza, la cui celebre immagine rappresenta a sua volta una Virgo lactans.

(La festa della Madonna del latte si celebra l’8 settembre o il 2 luglio, Madonna delle grazie).

ZONTA INTERNATIONAL

www.zonta.org

Zonta International, fondato nel 1919 a Buffalo – New York – USA., è un’organizzazione globale di oltre 26.000 persone in 1.100 club Zonta in  64 paesi .

Il nome “Zonta” deriva da un idioma degli Indiani Sioux Lakota e significa “onesto e degno di fiducia”. 

L’emblema dello Zonta è una composizione di diversi simboli che sovrapposti assumono un significato speciale: ispirazione, fedeltà, condurre insieme, riparo, onestà.

L’emblema venne creato, nel 1920, dall’artista Helen Fuchs-Gundlach, socia del Club di Buffalo.

Sin dalla sua fondazione, anche grazie alla sua presenza in ambiti d rilievo internazionale, Zonta International, identificato come club service, è impegnato nella difesa delle donne e delle ragazze di tutto il mondo attraverso progetti internazionali e premi educativi (Borse di Studio) e attraverso le ulteriori iniziative di sostegno a  Zonta Foundation for Women.

Zonta International si adopera per realizzare la visione di un mondo in cui i diritti delle donne sono riconosciuti come diritti umani, perché ogni donna sia in grado di realizzare il suo pieno potenziale e abbia la possibilità di accedere a tutte le risorse, senza timore di violenza, nella garanzia di essere rappresentata nei luoghi decisionali, su base di uguaglianza con gli uomini, pur nel rispetto delle differenze.  

Già dal 2020 Zonta International, sulla scorta dei risultati raggiunti e nella consapevolezza dei progressivi cambiamenti, sta attuando al suo interno un piano strategico, in ordine a trasformazioni coraggiose, per fare in modo che l’organizzazione conservi la sua posizione a livello globale e sia ancora tale da assicurare, realmente, l’emancipazione di donne e ragazze nella società del futuro.